Donare il sangue: 10 cose che ti faranno capire quanto è importante

Le donazioni di sangue sono un’azione molto importante nella nostra vita, e in questa lista abbiamo raccolto alcune curiosità che le riguardano. E che ti faranno capire quanto è importante farlo.

Donare il sangue è molto importante, e questo lo sentiamo dire molto spesso dalle varie associazioni. Purtroppo, nonostante la pubblicità, molte persone hanno capito che le donazioni sono veramente importanti ma tante altre non lo hanno ancora fatto, ad oggi, e la percentuale di donatori è ancora bassa. In questa lista vi riportiamo 10 curiosità riguardanti il funzionamento delle donazioni di sangue e i dati riguardo a donazioni e donatori, per capire quanto donare possa essere importante. Con una chicca, nascosta in mezzo, che riguarda anche i nostri amici a quattro zampe!

10. PERCHÈ DONARE IL SANGUE È UN VERO DONO

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Spesso, quando andiamo a donare il sangue, non ci rendiamo conto del favore che facciamo agli altri e a noi stessi. Il nostro sangue è prezioso, molto più di quanto pensiamo e se nessuno lo donasse gli ospedali sarebbero costretti ad acquistarlo da istituti privati, istituti che lo fanno pagare a caro prezzo. E visto che, in Italia, il sangue lo paga il servizio sanitario pubblico, cioè noi con le nostre tasse, donare il sangue significa risparmiare qualcosa tutti, anche noi stessi, oltre a fare qualcosa di buono per gli altri.

9. UNA SACCA DI SANGUE PUÒ SALRREE ANCHE PIÙ DI UNA VITA

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In ogni sacca di sangue da donazione ci stanno fino a 450 ml di sangue, che non sono pochi considerando che all’incirca il nostro corpo, se pesiamo 80 kg, ne contiene all’incirca 5,6 litri. Una sacca è quasi un decimo di tutto il nostro sangue. Questo significa che se una persona ne ha perso, per qualsiasi motivo, o se è incapace di produrlo, potrebbe avere bisogno magari non di una sacca intera ma di metà: questo significa che con una sola sacca del nostro sangue saremmo riusciti a salvare più di una vita. Ma essendo le donazioni anonime, non lo sapremo mai.

8. NON SIAMO ANCORA AUTOSUFFICIENTI RELATIVAMENTE ALLE DONAZIONI

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Per quanto riguarda le donazioni di sangue, ad oggi non siamo ancora autosufficienti come paese. Le sacche di sangue, per come è strutturato il nostro sistema sanitario, rimangono in regione prima di essere portate nelle altre regioni, e se alcune, come quelle del Nord, sono autosufficienti in certi casi, molte altre non lo sono ancora. Il che significa che, nonostante la pubblicità che viene fatta alle donazioni, c’è bisogno ancora di donatori. Se potete, avete l’età giusta e siete sani, donate: non si sa mai che a rimanere senza dangue possiate essere voi…

7. NONOSTANTE DONIAMO ANCORA IN POCHI, CHI LO FA LO FA BENE

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Qual è la percentuale italiana di donatori di sanfue su tutta la popolazione? È bassa, molto bassa. La regione che (dati 2014) ha la percentuale di donatori più alta è la Basilicata, con il 5,84% della popolazione che dona. Le altre regioni la seguono, ma non si discostano di molto da questo valore, che comunque rimane molto basso. In ogni caso, chi dona lo fa con costanza: l’80% dei donatori di sangue italiani, infatti, donano più volte all’anno e sono pochi invece coloro che fanno donazioni sporadiche, insomma, chi ha capito che donare il sangue è importante lo ha capito fino in fondo.

6. IL SANGUE NON SI PUÒ FARE IN LABORATORIO

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Nonostante per evitare lo shock ipovolemico possa essere iniettata acqua all’interno delle vene di un paziente, l’acqua non è sangue e comunque deve essere sostituita dal sangue. E il sangue, purtroppo, non si può creare in laboratorio ma può provenire solamente dai donatori: le cellule che ci sono e le sostanze che contiene rendono impossibile infatti avere un macchinario che magicamente crei del sangue, motivo per cui se teoricamente tutte le persone smettessero di donare non avremmo più sangue di riserva per chi ne ha bisogno.

5. ANCHE I CANI POSSONO DONARE IL SANGUE

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In questi anni sono comparse molte campagne che invitano i padroni a portare il proprio cane a donare il sangue. Se il cane è sano e pesa più di 25 kg, e non è anziano, è possibile portarlo nei centri veterinari autorizzati in cambio di analisi veterinarie gratuite e di un sacchetto di croccantini (generalmente). Le sacche di sangue verranno immagazzinate nel caso servano per altri cani, e visto che i gruppi sanguigni canini sono tantissimi ce n’è sempre qualcuno in carenza, e la donazione del tuo cane potrebbe quindi essere molto importante.

    4.IL TIPO DI SANGUE PIÙ RICHIESTO È LO "0"

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    Per chi si intende di gruppi sanguigni (umani) non è difficile da comprendere, un po’ di più per chi non ne sa nulla: lo 0 è il tipo di sangue più richiesto. Nel nostro sangue, infatti, possiamo avere due tipi di antigeni, A e B, o tutti e due. Se abbiamo l’antigene A, il nostro corpo attaccherà il B, se abbiamo il B il nostro corpo attaccherà l’A. Se non ne abbiamo nessuno (sangue di tipo 0) il nostro corpo attaccherà sia l’A che il B, ma non essendoci nel nostro sangue nessun antigene nessuno lo attaccherà. Questo significa che il sangue di tipo 0, non essendo attaccato da nessun altro sangue, può essere donato a tutti, ed è il motivo per cui la richiesta è maggiore.

    3. DONARE IL SANGUE CI FA RIMANERE SEMPRE SOTTO CONTROLLO

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    Il nostro sangue viene sempre controllato prima delle trasfusioni, subito dopo la nostra donazione. Questo perché potremmo soffrire di malattie infettive anche gravi come l’HIV e non saperlo, e allora rischieremmo di infettare il paziente a cui il sangue viene donato. I risultati di questi analisi ci vengono poi forniti sall’ospedale in cui abbiamo effettuato la donazione, e questo significa che donando avremo modo di tenerci sotto controllo in senso sanitario, e senza alcuna spesa rispetto all’eseguire analisi del sangue per conto nostro. Insomma, donando riceviamo anche qualcosa in cambio.

    2. TEORICAMENTE SI PUÒ DONARE OGNI 2 MESI

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    1. IL SANGUE 0- È IL PIÙ IMPORTANTE PER LE SITUAZIONI DI EMERGENZA

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    Se avete il gruppo sanguigno 0-, sappiate che (sebbene gli altri non siano meno importanti) il vostro è l’unico utilizzabile in situazioni di emergenza, nonostante si trovi solamente nel 7% della popolazione. È infatti l’unico gruppo sanguigno ad essere veramente universale e a poter essere accettato da tutti, e questo è importante quando c’è poco tempo; se una persona deve operarsi con calma ha tutto il tempo di farsi gli esami prima dell’intervento, per cui si sa quale gruppo abbia; se una persona ha un incidente grave e rischia la vita non si può perdere tempo per le analisi, e si da lo 0-. Questo lo si fa anche nei neonati che hanno problemi subito dopo il parto.