6 cose che non sapevi un hacker potesse violare

Gli hacker informatici non si limitano più alla scoperta dei bug dei computer: la loro attenzione si è spostata su altri oggetti, da quelli di uso comune alle apparecchiature mediche. Scopriamo quali sono.

1. I Pacemaker

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Ti sembra possibile che un dispositivo importantissimo per la vita come un pacemaker possa essere violato? Ebbene si, è possibile. Si tratta a tutti gli effetti di un microcomputer che è inserito nel nostro cuore, e questo computer raccoglie informazioni sul nostro organismo tramite dei microsensori, ma può anche essere regolato, ovviamente in wireless, dai medici, per aumentare o diminuire la frequenza cardiaca del paziende per ragioni mediche. Un esperto di sicurezza che aveva un pacemaker, qualche anno fa, riuscì ad hackerarlo. Non settò la frequenza cardiaca a zero, chiaramente, ma… che cosa succederebbe se fosse fatto ad un estraneo?

2. Le toilette

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Il 99% delle persone che leggono questo articolo non sarà interessato da questa parte, ma quell’1% che ha speso migliaia di euro per comprare un WC tecnologico in stile Giapponese è a rischio. I WC orientali, infatti, possono essere controllati via Wi-Fi per iniziare a far scorrere acqua, o spruzzare getti d’acqua, o ancora avviare l’aspirazione degli odori. Fortunatamente non è possibile, al momento, attivare un comando di reflusso delle deiezioni, il che quantomeno ci mette al riparo da… spiacevoli inconvenienti… ma questo non toglie che un hacker potrebbe attivare l’acqua in modo improvvisato, o lasciarla sempre aperta facendo schizzare alle stelle la nostra bolletta.

3. I computer nuovi

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Fece molto scalpore, lo scorso anno, una partita di computer che in Cina venivano venduti con un malware già installato. Perché anche se i computer nuovi sono spenti e chiusi in una scatola, nelle varie fasi del processo di produzione qualcuno, all’interno dell’azienda, potrebbe tranquillamente violarli ed inserire programmi che avrebbero conseguenze più o meno negative. Insomma, acquistiamo un prodotto nuovo e stiamo attentissimi alla sicurezza senza sapere che il problema, all’interno, c’è già. Forse sarebbe meglio dire qualche “no” a tutta questa tecnologia che ci circonda?

4. Le pompe di benzina

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Ebbene si. A qualcuno probabilmente, visto il prezzo del carburante, verrà voglia di diventare hacker proprio per imparare a farlo, perché le pompe di benzina si possono craccare. In particolare, la funzione più utile sarebbe quella di modificare il prezzo della benzina registrato dal benzinaio, metterlo ad un centesimo al litro, fare il pieno con cinquanta centesimi e andarsene a tutta birra. Non sarebbe male, se non che ai distributori ci sono le telecamere, per cui è possibile identificare chi siamo. Se non si considera che anche quelle, teoricamente, sono violabili.

5. Gli aerei

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Se pensavi che con la possibilità di prendere il controllo dei sistemi di sicurezza degli aeroporti si fosse raggiunto il massimo, sarai ancora più stupito di sapere che anche gli aerei sono violabili. Alcuni hacker, infatti, sono riusciti ad intercettare le comunicazioni tra aerei e torri di controllo, ed addirittura sono riusciti a far arrivare le comunicazioni degli hacker che si spacciavano da torre di controllo all’aereo. In questo modo, in teoria, possono dire cose come “devi effettuare un atterraggio di emergenza in quel punto”, o far sbattere l’aereo contro un altro aereo… Insomma, le prospettive non sono rosee.

6. I sistemi di sicurezza aeroportuale

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I sistemi di sicurezza degli aeroporti sono tra le tecnologie più importanti per la sicurezza di chi vola, eppure anche questi sono violabili. I metal detector che vengono utilizzati quando arriviamo a salire sull’aereo, ad esempio, possono essere modificati in modo che non suonino quando riconoscono il metallo, e potrebbero così far passare individui pericolosi come i terroristi. E se una persona normale non potrebbe riuscirci, gruppi ben organizzati come l’ISIS potrebbero anche farcela, e questa non è una buona prospettiva per noi…